Bergamo, 14 aprile 2011 - ATB comunica che venerdì 15 aprile ritorna in servizio, nel rispetto dei tempi previsti, la Funicolare di San Vigilio, chiusa dal 2 novembre 2010 per lavori di revisione generale, ammodernamento e rinnovo.
Secondo la regolamentazione ministeriale (DM 2 gennaio 1985 n.23 ) ogni 20 anni gli impianti a fune devono essere sottoposti a un check-up completo dell’intero apparato elettrico e meccanico.
I lavori sono stati effettuati alle componenti: meccaniche, elettriche, elettroniche, idrauliche e pneumatiche.
La carrozzeria esterna è stata riverniciata e gli interni rinnovati nei colori avorio e rosso.
La revisione generale, effettuata con il contributo degli operatori del servizio funicolari di ATB, è stata affidata alle ditte: “Montimpianti S.n.c” di Barzio, “EEI Equipaggiamenti Elettronici Industriali” di Vicenza, “System Fluid s.r.l.” di Casazza, “Carrozzeria Assolari s.r.l.” di Seriate.
Gli interventi sono stati eseguiti sotto la supervisione della Direzione di Esercizio di ATB e della Direzione Lavori affidata all’Ing. Giovanni Semperboni della “Tec Pro snc” di Bergamo.
L’Arch. Alessandro Bettonagli ha curato l’allestimento degli interni della vettura.
LA FUNICOLARE DI SAN VIGILIO
La Funicolare di San Vigilio fu concepita quando ancora si lavorava alla costruzione della Funicolare di Bergamo Alta, ma venne realizzata oltre vent’anni dopo per scarsità delle risorse finanziarie più che per difficoltà tecniche. L’obiettivo era di realizzare sul colle il quartiere ispirato all’ideale della “città giardino”, al quale mirarono tra la fine Ottocento e i primi del Novecento diverse amministrazioni lombarde. Ci si aspettava che lo sviluppo residenziale e turistico dei colli avesse benefici sull’economia di Città Alta.
La funicolare entrò in funzione il 27 agosto 1912. La parte meccanica venne costruita dalla “Société des Usines L. de Roll” di Berna, mentre le due carrozze, della portata di 32 persone ciascuna, furono realizzate dalla bergamasca “Fervet”. Dopo aver funzionato per oltre mezzo secolo, nel 1976 il servizio venne sospeso per la scadenza della concessione governativa e la mancanza dei requisiti di sicurezza. Nel 1984 la Commissione amministratrice dell'Azienda decise di predisporre un progetto di radicale trasformazione. I lavori di rinnovo della linea furono avviati nel 1987 e la costruzione dell'impianto fu affidata alla ditta “Ceretti Tanfani” di Milano.
Il servizio riprese nel 1991. A tutt’oggi la funicolare è il sistema più rispettoso dell’ambiente per raggiungere Città Alta e valorizzare i colli nel rispetto della natura e del paesaggio.
Nel 1913, lo scrittore e futuro premio Nobel per la Letteratura, Herman Hesse, visitò Bergamo durante il suo terzo viaggio in Italia e per coincidenza conobbe e fu ospite del prof. Giuseppe Alberti, Presidente della società della funicolare e tra i principali fautori del progetto.
Nell’occasione, salendo al colle di San Vigilio, scoprì con la Funicolare “i paesaggi dipinti da Thurner, e così fin da bambino io mi sono immaginato l’Italia: una terra che, da monti innevati e da scoscesi pendii rocciosi, degrada ricca, fertile e varia in ridenti terrazze coperte da ville e giardini, fino alla sterminata distesa fiabesca della pianura verde e azzurra. Ma era la prima volta che quello spettacolo si parava davanti ai miei occhi (…) mi si dischiuse un panorama stupendo e del tutto diverso: sospeso al di sopra della città sulla piattaforma della funicolare, vidi profilarsi, tra me e la verde pianura che la lontananza sfumava, la silhouette compatta e altezzosa di Bergamo vecchia, con le sue torri e le sue cupole, le sue mura e i suoi tetti”.
Da: “La Funicolare di San Vigilio. Storia, progetti e immagini” di P. Cappellini, Ferruccio Arnoldi Editore.
Caratteristiche tecniche:
lunghezza della linea: m.630
dislivello: m. 90 (da m. 369 a m. 459)
pendenza: minima 10%, massima 22%
una carrozza da 55 posti.